Ancora un piccolo sforzo, signora Turco
La signora Turco si commuove molto, dispiace vederla così. Ed è anche altrettanto turbata dalla facilità con cui i giovani possono entrare in contatto con la droga, nonostante il feroce proibizionismo imperante. Ammette anche che l'unica strada per salvare i giovani dalla droga è quella della forza delle loro motivazioni, il fatto di avere un padre e una madre che li seguono. Tutto giusto e condivisibile.
Manca solo un piccolo ulteriore passo, signora Turco, signori politici di ogni colore (a parte uno, il giallo dei radicali), ed è quello di riconoscere il fallimento totale delle politiche proibizioniste che in Italia e nel mondo, da decenni, drenano risorse senza produrre alcun risultato utile.
Manca ancora che riusciate ad ammettere e riconoscere che sono proprio le leggi proibizioniste a far morire in carcere ragazzi come Stefano Cucchi. E sono ancora le leggi proibizioniste che rendono le mafie così potenti e ricche, facendo schizzare alle stelle i prezzi di prodotti che potrebbero essere acquistati allo stesso prezzo dell'insalata. E ancora, mancherebbe di ammettere che sono proprio le leggi proibizioniste che ingolfano i nostri tribunali e impacciano inutilmente il lavoro delle forze dell'ordine. Infine, bisognerebbe prendere atto che sono proprio le leggi proibizioniste a riempire le nostre carceri fino a farle scoppiare, fino a far dire allo stesso Ministro della Giustizia che esiste una vera e propria "emergenza carceri".
Forza signora Turco, forza italiani che vi indignate di fronte alle ammissioni dell'ultimo personaggio famoso, aprite gli occhi e fate ancora un piccolo sforzo:
il proibizionismo non solo non funziona affatto, ma è più dannoso del male che cerca inutilmente di combattere.
il proibizionismo non solo non funziona affatto, ma è più dannoso del male che cerca inutilmente di combattere.
4 commenti:
cribbio, ma che stomaco hai?
Ti riferisci a porta a porta? beh, non l'ho visto, ho solo guardato l'estratto della Turco su Youtube. ;)
sana profilassi :D
ot.
il 21 marzo c'è la scarpa d'oro.io un salto dovrei farlo. vedi tu.
un salut
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