The killing fields

La storia terribile e insieme fortunata di questo fotogiornalista cambogiano, ha ispirato un bellissimo film del regista Roland Joffè: The killing Fields (Urla del silenzio).
Sono stato in Cambogia alcuni anni fa e ho visto. Ho visto migliaia di teschi impilati in una specie di orribile mausoleo. Ho visto frammenti di ossa umane e denti spuntare dalle fosse comuni del campo di Cheung Ek. Ho visto il filo spinato e le camere della tortura nel centro Toul Sleng, tristemente noto come S-21. Ho visto le fotografie e le schede delle persone che a centinaia di migliaia sono passate fra le grinfie di quei pazzi deliranti accecati dall'ideologia che sono stati i Khmer Rossi.
Ho visto e ho pianto, e non potrò mai più dimenticare. E ancora oggi, ogni volta che ci penso, i brividi mi corrono lungo la schiena e lo stomaco mi si stringe in una morsa.
9 commenti:
nic certe immagini non si scordano, rimangono impresse sul cervello meglio che in una diapositiva, onore a Dith Pran.
non ho visto il film, ma conosco la storia, purtroppo.
tanti morti gli uomini hanno lasciato dietro di loro e tanti purtroppo ne lasceranno.
morire liberi, questo sarebbe bello.
nic, grande uomo coraggioso in queste pieghe nascoste, c'è ancora tutta
la mia speranza la mia gioia il significato di un mestiere la dignità
pagata a caro prezzo, lui rappresenta
i molti altri che in tutto il mondo
pagano lo stesso prezzo.
Gians: a proposito di diapositive...mi hai fatto venire un'idea.
Emma: è uno dei pochi film tragici che si è potuto permettere un gran bel lieto fine. Te lo consiglio.
egine: you care, ma io lo sapevo.
bellissimo film
E' uno tipo Corona, giusto?
Tess: per quanto l'aggettivo strida...si bellissimo.
RIP: se vuoi litigare con me, chiamare Corona fotogiornalista è la via maestra :)
bello l'ultimo nic'pic
:)
grazie Ciruzz! E belle le tue ultime vignette sul nano, soprattutto quella del presidente pallonaro :)
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