Un tram chiamato desiderio
I radicali hanno negoziato duramente per cercare di avere lo stesso trattamento riservato ad Antonio di Pietro. Gli è stato detto di no. Così come è stato opposto un veto preventivo alle candidature di Marco Pannella e Sergio d'Elia. Come contropartita hanno chiesto ed ottenuto la garanzia che avrebbero avuto nove eletti sicuri, un ministero per Emma Bonino, visibilità adeguata in campagna elettorale e una quota di rimborsi elettorali che altrimenti - non presentando liste proprie - non avrebbero ottenuto. Queste erano le condizioni poste dai radicali per un accordo. Tutto alla luce del sole, com'è d'abitudine dalle parti di Torre Argentina. Queste sono le condizioni che il Partito Democratico si era impegnato a rispettare.
Oggi, il Partito Democratico - nei fatti - viene meno ai propri accordi, collocando alcuni dei candidati radicali in posizioni che non ne garantiscono l'elezione certa, Valter Veltroni dice che una contesa elettorale non è un tram sul quale si possano prenotare dei posti, riscuotendo applausi ed approvazione da quelli che "il solito Pannella, ve l'avevamo detto", di quelli che "i radicali non sono come quelli di una volta, stavolta esagerano", quelli che "gli strumenti della lotta non violenta dovrebbero essere usati per questioni più nobili che non delle poltrone".
La verità è una sola: in Italia non frega un cazzo a nessuno del rispetto delle regole, della legalità, degli accordi presi.
E allora sù! Tutti sul tram, mi raccomando sorridete, dimostrate entusiasmo, non ci rovinate la festa con quelle facce da funerale e fatevi fottere per bene una buona volta!
Oggi, il Partito Democratico - nei fatti - viene meno ai propri accordi, collocando alcuni dei candidati radicali in posizioni che non ne garantiscono l'elezione certa, Valter Veltroni dice che una contesa elettorale non è un tram sul quale si possano prenotare dei posti, riscuotendo applausi ed approvazione da quelli che "il solito Pannella, ve l'avevamo detto", di quelli che "i radicali non sono come quelli di una volta, stavolta esagerano", quelli che "gli strumenti della lotta non violenta dovrebbero essere usati per questioni più nobili che non delle poltrone".
La verità è una sola: in Italia non frega un cazzo a nessuno del rispetto delle regole, della legalità, degli accordi presi.
E allora sù! Tutti sul tram, mi raccomando sorridete, dimostrate entusiasmo, non ci rovinate la festa con quelle facce da funerale e fatevi fottere per bene una buona volta!
4 commenti:
Mi sembra che siano due o tre in posizione eleggibile, ma non matematicamente eletti.
Dunque speriamo che il partito vada molto bene così ci entrano tutti
Cara Tess, sarebbero altre le cose da sperare.
Perchè tu avevi dubbi in merito?
Il vostro candore e la vogla che avete di sperare ancora in un salvatore della patria mi vi fa invidiare..
chi siamo NOI cuncé?
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